news, comunicazione, grafica ... pausa caffè

nr.42
12 Settembre 2019

3 minuti di tempo

2022 World Cup

Per gli appassionati di calcio, è stato presentato il logo per FIFA 2022 World Cup che si terrà in Qatar. Il pittogramma è realizzato da una figura che richiama i tipici scialli in lana che, in Qatar, vengono utilizzati durante il periodo invernale, cioè quando il campionato verrà giocato. Sono molteplici i significati simbolici del logo realizzato: oltre lo scialle, le morbide curve che ricordano le dune del deserto; si può poi riconoscere il numero 8 come gli stadi realizzati per ospitare l’evento; mentre la forma continua rappresenta l’interconnessione

ed il coinvolgimento dei diversi paesi del mondo. Infine possiamo notare che la figura ricorda la classica forma della coppa. Decorano il pittogramma una palla da calcio (in alto) e un pattern floreale simile a quelli disegnati sui tipici scialli (in basso).

50 procuratori generali di 48 stati americani (fanno eccezione solo California e Alabama) hanno lanciato un’indagine antitrust contro Google per abuso di posizione dominante negli ambiti della pubblicità online e della ricerca sul web.

Brand, si paga!

Nei giorni scorsi un post di Jason Fried ha dato vita ad una vivace discussione su Twitter.

Il CEO di Basecamp lamentava il fatto di dover pagare la pubblicità per ricerche contenenti il proprio brand, in quanto Google anteponeva ai risultati di ricerca molteplici annunci di concorrenti.

Non ci sarebbe niente di male se non fosse che i concorrenti dell’azienda nei propri annunci e parole chiave sfruttavano appunto il brand Basecamp.
In realtà questa pratica non è per nulla nuova e anzi, nel settore del turismo e della ristorazione, è molto diffusa. Le grandi OTA, quegli aggregatori di hotel e strutture ricettive che permettono il confronto di offerte e la prenotazione, acquistano ads per i nomi delle strutture stesse, intromettendosi fra il cliente e l’albergo che era già stato scelto. Per questo è necessaria una strategia di difesa del brand.