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nr.153
13 Giugno 2024

3 minuti di tempo

VIGORSOL E LA GEN Z

Air Action Vigorsol invita la Gen Z a esprimere il proprio vero "io"

È sempre più interessante vedere come le aziende stiano curando ogni anno in maniera sempre più attenta il loro modo di comunicare. Ci sono sempre spot con contenuti ricchi di spunti a livello socio-culturale e nulla è messo a caso. BBH London ha realizzato il nuovo spot “Vigorsol Mannequins“, un invito alla liberazione personale, rivolto ai giovani della Gen Z per incoraggiarli a rivelare la loro vera essenza.

Air Action Vigorsol ha lanciato un nuovo spot e ha formato una “Fresh Crew” per amplificare il messaggio attraverso una campagna di influencer marketing. Il nuovo spot “Vigorsol Mannequins” associa il claim “Keep it Fresh” al concetto di liberazione personale. Ambientato in una città surreale, i protagonisti sono rappresentati come manichini, simbolo di essere intrappolati negli stereotipi di un mondo ormai tutto uguale. Il protagonista riesce a liberarsi grazie a una gomma da masticare Air Action Vigorsol, che gli permette di rivelare il proprio vero io, lasciando tutti stupiti. La narrazione dello spot, definita “irriverente e metaforica”, invita a rivelare il proprio vero io, liberandosi dagli standard imposti dalla società senza paura dei pregiudizi. Air Action Vigorsol si presenta come un alleato per tutti, in particolare per la Gen Z, sostenendola nel rivelarsi senza bisogno di omologarsi.

Il claim “Keep it Fresh“, nato nel 2019, si evolve per incitare a esprimere la propria personalità senza timori.

Questo cambiamento è basato su una ricerca di mercato condotta in Italia, che ha rivelato nuovi bisogni dei giovani post COVID-19. Vigorsol passa dall’invito a uscire dalla zona di comfort all’incoraggiamento a rivelarsi per ciò che si è, cercando di fare delle nostre differenze le nostre forze e senza paura del giudizio.
Inoltre, Vigorsol ha rafforzato la propria presenza su TikTok collaborando con Dentsu Creative (agenzia globale di performance marketing, un giorno vi parleremo anche di loro) e formando una squadra di tiktokers chiamata “Fresh Crew”, composta da Kiro Ebra, Ginevra Panci (Is That Gin), Alessandro Montesi, Camilla Fracasso e Giorgia Castelli (Gioffy).
Questi creator condividono il nuovo posizionamento del claim attraverso contenuti creativi e coinvolgenti.

Lo spot è stato presentato in anteprima il 1° giugno su Canale 5 durante la finale di UEFA Champions League e sarà trasmesso su Mediaset, Discovery, Sky e Rai durante gli appuntamenti calcistici estivi.
Anche i non appassionati di advertising, non potranno non notare l’originalità e la particolarità di questo spot che esce dalle righe portando con sé un messaggio autentico.

Meta ha aggiornato il suo servizio di chat, Messenger, per consentire agli utenti di avere conversazioni di gruppo anche con chi non si conosce.
L’obiettivo delle community di Messenger è avvicinare l’app a concorrenti come Discord, usati per lo più dai creatori di contenuti per connettersi con il loro pubblico durante eventi in diretta.
Nel 2022, Meta aveva lanciato le chat della community per i gruppi Facebook, offrendo alle persone appartenenti agli stessi gruppi un modo semplice per parlare in tempo reale.

La novità è che adesso potranno iscriversi ad una chat di community tutti, anche senza far parte di un determinato gruppo. L’unico prerequisito è un account Facebook.
Una volta creata una community, si potranno rimuovere persone dalla chat, segnalare o censurare contenuti ed eliminare del tutto le conversazioni. Stando a Meta, la novità guarda anche a comunità estese, come scuole, organizzazioni, condomini e team con un gran numero di potenziali membri. Potrebbe inoltre essere un’alternativa alle community di WhatsApp, per le quali c’è bisogno di un numero di telefono, a differenza di Messenger.

Il Greenwashing nella Comunicazione Aziendale

Nel settore della comunicazione, alcune aziende e marchi sono stati accusati di praticare il greenwashing. Ma cosa significa esattamente questo termine e come si può riconoscere?

In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, celebrata ogni anno il 5 giugno con lo slogan “Only One Earth“, è cruciale sottolineare l’importanza della consapevolezza ambientale.
Alcune aziende sfruttano le tendenze eco-compatibili per migliorare la propria immagine senza attuare pratiche realmente sostenibili, ricorrendo a pubblicità ingannevoli che promettono molto ma offrono poco in termini di vero green marketing.
Il termine greenwashing, traducibile come “ecologismo di facciata” o “falso ambientalismo”, descrive una strategia di comunicazione volta a creare un’immagine ingannevole e positiva sotto il profilo ambientale. Le aziende possono esagerare o falsamente affermare di seguire pratiche eco-friendly per capitalizzare sulla crescente domanda di prodotti sostenibili, senza un impegno reale verso la sostenibilità. Questa pratica può includere pubblicità ingannevole, etichette false o altri tentativi di creare un’immagine ambientale positiva senza un corrispondente impegno concreto.

Ci sono diversi tipi di Greenwashing:

  1. Greencrowding: Un’azienda si unisce a un gruppo per beneficiare della reputazione ambientale del gruppo stesso.
  2. Greenlighting: Enfatizzare una caratteristica ecologica per distogliere l’attenzione dalle attività dannose.
  3. Greenshifting: Spostare la responsabilità delle azioni dannose sui consumatori.
  4. Greenlabelling: Utilizzare termini eco-friendly ingannevoli per descrivere un prodotto.

Siete curiosi di conoscere qualche esempio di Greenwashing? Per esempio Volkswagen e il Dieselgate, dove i veicoli diesel venivano pubblicizzati come eco-friendly mentre i motori erano programmati per falsificare i test sulle emissioni. Oppure Nestlé con la linea Pure Life, che utilizzava un packaging verde senza essere realmente sostenibile. ENI e la pubblicità del carburante ENIdiesel+, descritto come sostenibile ma non corrispondente alla realtà, e ancora Coca Cola, accusata da Earth Island Institute di inquinamento plastico nonostante i suoi claim di sostenibilità.

Ma perché è dannoso? Beh, perché le aziende non rispettano realmente l’ambiente, aumentando l’impatto ambientale delle loro attività. Inoltre i clienti vengono ingannati, perdendo fiducia quando il greenwashing viene smascherato.
Le aziende devono comprendere che la sostenibilità si costruisce con azioni concrete e misurabili, non solo con il marketing. Così facendo, non solo evitano sanzioni legali, ma guadagnano anche la fiducia e la lealtà dei clienti, contribuendo a un futuro più verde per tutti.