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nr.82
03 Giugno 2021

4 minuti di tempo

Reputazione e fiducia

Pensare ai prodotti e servizi che offre è tutto ciò che l’azienda deve fare? Non secondo i clienti! Secondo L’Osservatorio Civic Brands di Ipsos, i consumatori giudicano l’azienda anche sulla base dei suoi comportamenti.

Ad esempio il 43% degli intervistati ha dichiarato di aver smesso di comprare alcuni prodotti o servizi, di marche o aziende, perché rimasti delusi da alcuni dei loro comportamenti.

Inoltre il 39% pensa che sia compito dei brands incentivare comportamenti responsabili e per il 65% degli intervistati abbiamo bisogno di aziende e marchi che svolgano un ruolo attivo in ambito sociale, culturale e politico.

Sulla stessa linea l’opinione di Raffaele Jerusalmi, Ceo di Borsa Italiana, per il quale i fattori reputazionali intangibili pesano sempre di più e la maggior parte delle aziende quotate ha una valutazione che dipende per il 70-75% proprio da questo valore intangibile.

Infine RepTrak Company registra un’evoluzione di sensibilità specialmente fra i più giovani: 9 millennial su 10 ritengono centrale l’investimento in ambiente, sociale e governance.

Quanti anni avete? Siete presenti su Tik Tok? A quanto pare l’età non è più una scusa per non aprire un proprio profilo su questo social che aveva preso piede soprattutto tra i giovanissimi.

Secondo l’azienda Warc, attualmente il 22% degli utenti ha tra i 35 e i 44 anni, in salita del 17% rispetto allo scorso anno. La fascia d’età 45-54 anni, registra una crescita del 9% e rappresenta il 14% degli utenti iscritti. Le partnership con attori che hanno un seguito adulto ha permesso la diffusione all’interno dell’audience più “anziana”. In ogni caso il 32% degli utenti fa ancora parte del pubblico più giovane che ha tra i 18 e i 24 anni.

Una antica mappa di internet

Ne abbiamo viste tante nei libri di storia e nei musei, ma a guardarla bene una mappa antica così è davvero sorprendente.

Il designer slovacco Martin Vargic ha unito lo stile che contraddistingueva le cartine di un tempo ad uno degli strumenti più attuali e pervasivi delle nostre vite, sia nel privato che nel lavoro: stiamo ovviamente parlando di internet.

L’artista ha raffigurato su una mappa ben 3.000 siti web e servizi internet. I giganti del web tra cui Google, Facebook e Wikipedia hanno assunto la conformazione di continenti, mentre altri servizi pur popolari ma meno importanti, sono diventati nazioni e isole, nel mare delle startup. La cartografia ha preso le basi dalla classifica del traffico web di Alexa.

La grafica include molte altre informazioni, ad esempio le più grandi società legate a internet, l’elenco dei principali siti bloccati nel mondo, i videogiochi più venduti di tutti i tempi, la quota di popolazione che utilizza la rete, il costo e la velocità della banda larga e i livelli di censura di internet.

La mappa non è il risultato solo di un’idea fuori dal comune, ma anche di un grande impegno, infatti, Vargic ha dedicato 1.000 ore alla ricerca di caratteristiche chiave di ogni singolo sito per dettagliare la mappa.