news, comunicazione, grafica ... pausa caffè

nr.155
11 Luglio 2024

4 minuti di tempo

Music is the best disease

Dalla Sindrome da “Collo di Gallina” alla “Karakoite Compulsiva”: Spotify identifica i sintomi dei Tormentoni Estivi

Quando si ascoltano hit estive come l’ultimo remix di “Pedro” di Raffaella Carrà, è impossibile non avvertire certi sintomi. Questo è il concetto alla base della campagna di Spotify per la playlist Estate 2024.
La campagna di Spotify per l’estate 2024 esplora un classico tema: la natura dei tormentoni estivi e il modo in cui si possono riconoscere immediatamente i loro ascoltatori.
Secondo la piattaforma di streaming musicale, le hit estive hanno una sintomatologia precisa e altamente contagiosa.
La campagna, composta da un long video e tre short video, è trasmessa sui social e altri canali digitali a partire dal 3 luglio ed è ambientata in un contesto suburbano che richiama l’estetica dei film di Wes Anderson.

Gli scenari includono una fermata dell’autobus isolata chiamata “Santa Fe”, un luna park quasi deserto, un venditore di gelati e un campetto di basket abbandonato utilizzato per grigliate. I video presentano pochi personaggi: due ragazze in attesa dell’autobus, un ragazzo che mangia un gelato e un gruppo di amici che organizzano una grigliata.
Quando nelle cuffie di questi personaggi inizia la hit del momento – il remix di “Pedro” di Raffaella Carrà a cura di Jaxomy e Agatino Romero, che ha raggiunto 6,2 miliardi di visualizzazioni su TikTok e la prima posizione nelle classifiche Viral 50 Global di Spotify – si manifestano sintomi particolari: la sindrome da collo di gallina, la karakoite compulsiva e l’indicismo acuto.

Queste espressioni divertenti, ispirate alla medicina, descrivono quanto sia difficile resistere dal canticchiare o muoversi al ritmo dei tormentoni estivi, anche quando si è osservati dagli altri.
Come interagiscono gli altri personaggi dello spot?

Gli sguardi perplessi degli altri personaggi – la passeggera in attesa dell’autobus, il gelataio, un’amica alla grigliata – durano solo pochi secondi, fino a quando compare in sovraimpressione lo slogan: “Music is the best disease“.
La campagna è stata realizzata interamente in house, con la regia di Riccardo Fregoso, alla sua prima esperienza alla macchina da presa dopo aver ottenuto riconoscimenti creativi come i Cannes Lions e il Grand Prix LIA.
La produzione è stata curata da Dentsu Creative Studios agenzia di cui vi avevamo già parlato.
Che dire, questo spot accompagnato da una scelta di colori che oltre ad Anderson ricorda anche il famoso effetto nostalgia, è davvero piacevole da guardare.

Sei pronto?

Apple renderà Siri un vero assistente di intelligenza artificiale nel 2025. Introdurrà “Intelligence” la prossima primavera, potenziando Siri con l’IA generativa per renderla competitiva con Microsoft Copilot e Google Gemini.

Mark Gurman di Bloomberg ha affermato che iOS 18.4, il prossimo sistema operativo degli iPhone, integrerà la “nuova” Siri, capace di svolgere compiti più complessi come cercare documenti tra migliaia di foto nel cloud o inserire automaticamente informazioni nei moduli online.
Siri subirà anche un restyling grafico per allinearsi ai concorrenti.

Marketing e Risorse Umane

Cos’è l’Employer Branding?
L’employer branding è il processo mediante il quale un’azienda costruisce e promuove la propria reputazione come datore di lavoro. Si tratta di un insieme di strategie e attività applicate all’ambito delle Risorse Umane, volte a rendere l’azienda un luogo di lavoro desiderabile per i dipendenti attuali e i potenziali candidati. L’obiettivo principale è creare un’immagine positiva che attragga i migliori talenti e li trattenga nel lungo periodo.

Ma come viene applicato l’employer branding?
Per implementare l’employer branding, le aziende possono adottare diverse iniziative che includono ad esempio la comunicazione interna, lo sviluppo professionale, offrire opportunità di formazione e crescita professionale attraverso programmi di mentorship, corsi di aggiornamento e percorsi di carriera chiari.

Si sente sempre parlare di Welfare Aziendale ma molto spesso il concetto è confuso quindi ve lo spieghiamo noi in breve: implementare politiche di benessere che possono includere orari di lavoro flessibili, benefit aggiuntivi, supporto alla salute mentale e fisica e incentivi per il work-life balance (cioè conciliazione tra lavoro e vita privata, concetto del quale le nuove leve non vogliono assolutamente privarsi).
Conoscete alcuni esempi di Employer Branding di successo? Iniziamo con Decathlon, che nel 2018 ha lanciato una campagna di social recruiting attraverso un breve video che comunicava in modo semplice e divertente i valori aziendali, evidenziando il lavoro di squadra dinamico e competitivo.

Oppure Starbucks, che utilizza i social media per raggiungere e coinvolgere efficacemente le generazioni più giovani. Gestisce account di carriera separati, come Starbucks Jobs e sfrutta le piattaforme per comunicare direttamente con dipendenti e potenziali collaboratori. Quali sono invece i vantaggi che possono trarre da ciò le aziende? Sicuramente attrazione dei talenti Migliori, un’azienda con una buona reputazione attira candidati di alto livello.
Riduzione del Turnover: dipendenti soddisfatti e coinvolti tendono a rimanere più a lungo, riducendo i costi associati alla formazione e al turnover. Una maggiore produttività, in quanto un ambiente di lavoro positivo e motivante incrementa la stessa. Inoltre, un ambiente di lavoro sano e inclusivo migliora la soddisfazione e il benessere dei dipendenti.

Ora, avete capito l’Importanza dell’Employer Branding?
La reputazione aziendale è cruciale per attrarre e mantenere i migliori talenti. Una solida strategia di employer branding fidelizza i dipendenti attraverso un recruiting mirato e iniziative che coinvolgono e motivano il personale. Far sentire i dipendenti parte integrante dell’organizzazione li trasforma in brand ambassador, con uno storytelling autentico che raggiunge efficacemente il pubblico target.