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nr.116
17 Novembre 2022

3 minuti di tempo

Hai cambiato le tue password?

L'annuale ricerca di NordPass fotografa una larga diffusione di password deboli

Come ogni anno, in questo periodo, è stata pubblicata la ricerca NordPass sulle password più utilizzate al mondo.

Nonostante gli articoli, le campagne di sensibilizzazione e la pratica di molti siti e applicazioni di richiedere password forti ed il loro rinnovamento periodico, dai dati appare lampante che c’è ancora un diffuso problema di sicurezza.

Se andiamo a vedere la lista di password più utilizzate nel 2022, sia nel nostro paese che a livello mondiale, sembra un copia e incolla degli anni precedenti, infatti il 73% delle 200 password più comuni resta lo stesso del 2021.

Viene perciò da chiedersi come mai tante persone sentano così distante il problema della protezione dei loro account quando le notizie di attacchi hacker sono all’ordine del giorno.

Niente alternanza tra numeri, caratteri maiuscoli, minuscoli e simboli, niente lunghezza minima di 8 caratteri, la password più utilizzata in Italia è: “123456”. Non va certo meglio all’estero dove la password più utilizzata è “password”.

Scendendo i gradini della classifica cresce molto più l’incredulità della sicurezza, al secondo posto infatti troviamo “12345678”, al terzo non ci facciamo mancare “password”, al quarto “ciaociao”, per poi cominciare con le squadre di calcio come “Juventus” e “Napoli”.

Non siamo soli, “123456” è ancora la password più diffusa in molti altri paesi, come la Colombia, la Francia e il Giappone.

Tirando le somme il tempo stimato per la decriptazione delle password è di 1 secondo nell’83% dei casi.

Se avete contribuito a questa divertente, ma insicura classifica, possiamo solo dirvi di correre a cambiare le vostre password!

Pensavamo che con il concludersi dell’acquisizione da parte di Musk, Twitter avrebbe avuto un periodo tranquillo, fatto di modifiche e miglioramenti come per tutti i social. Invece l’uccellino viene scosso da cattive notizie, licenziamenti e riassunzioni, screzi con utenti e dipendenti direttamente a colpi di tweet, guai con i profili ufficiali a pagamento per citarne alcune. Al momento tutto questo caos sta portando alcune aziende ed utenti alla chiusura dei loro account in favore della piattaforma Mastodon, creata da una società tedesca. A riprova di questo lo stesso Musk aveva postato e poi cancellato dei commenti sprezzanti contro il social concorrente. Se a livello numerico si tratta di cifre piccole per cui non si può parlare di una emorragia fatale di utenti, almeno per il momento l’impatto simbolico è decisamente più significativo.

L'algoritmo di Linkedin

Cercare di sfruttare, a proprio favore, il funzionamento degli algoritmi che determinano la visibilità sui social network e i motori di ricerca è come la ricerca del Santo Graal.

L’azienda Just Connecting, analizzando il funzionamento di Linkedin, sembra aver individuato alcuni consigli utili per migliorare la propria strategia sul social, vediamoli insieme.

Come per molte piattaforme di questo tipo le interazioni sono un elemento importante. Linkedin sembra considerare in particolare il dialogo tra autore e pubblico al punto da spingere il post, se si risponde a tutti i commenti, nelle prime 12 ore.

I formati che funzionano di più sono i .pdf, i video, i sondaggi e i post con più foto.

I post senza hashtag hanno in genere una reach inferiore del 30% così come quelli che ne contengono un numero eccessivo, da 10 in su si ha una visibilità inferiore del 35%.

I risultati dell’analisi inoltre sconsigliano di essere i primi a commentare il proprio post, da considerare se utilizzate la tattica di inserire informazioni aggiuntive come un link nel primo commento e di modificare il post nei 10 minuti successivi alla pubblicazione.

I primi 90 minuti sono quelli nei quali è più importante ottenere interazioni da parte degli utenti perché determineranno la valutazione da parte dell’algoritmo e l’eventuale maggiore visibilità.

Infine una pausa di 4 settimane tra un post e l’altro determinerà un calo fino al 35% nella visibilità dei successivi 4 – 5 contenuti.

Pensi sia difficile mantenere questi ritmi? Fatti aiutare dalla nostra agenzia.