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nr.53
05 Marzo 2020

2 minuti di tempo

Nuovo messenger

Facebook sta cambiando veste a Messenger con l’obiettivo di rendere più veloce e chiaro l’utilizzo dell’applicazione. Il percorso intrapreso porterà a ridare importanza alle chat e dare maggiore spazio e peso alle storie e di conseguenza alla comunicazione visiva tra le persone; andrà invece a scomparire la scheda “Suggeriti”.

Dando priorità alla parte di messaggistica e contatto tra le persone, verrà messa in secondo piano tutta la parte “accessoria” che nel tempo il social network aveva aggiunto per incrementare l’uso dell’app.

L’eliminazione della scheda “Suggeriti” non porterà però alla scomparsa di bot, giochi e attività commerciali, ma le persone dovranno attivamente ricercarle attraverso una barra specifica, per poterle raggiungere.

Questi cambiamenti potranno significare per le aziende un incremento dei costi di advertising per poter comparire fra le stories anche in Messenger oltre che su Facebook e Instagram.

Avete un account Linkedin? Sappiate che presto potrete pubblicare Stories anche su questo social network. Inizialmente questa funzione sarà disponibile sono per i profili personali, ma in una fase successiva potranno arrivare anche alle pagine aziendali e di brand. La scelta è stata guidata sia dalla ricerca di aumentare le interazioni sia dalla constatazione che i giovani che stanno entrando o entreranno in Linkedin sono abituati ad utilizzarle.

Il prezzo della Privacy

Le aziende e i professionisti, per adeguarsi al GDPR, hanno dovuto affrontare costi più o meno alti per proteggere, sia online che off line, i dati personali dei propri clienti e collaboratori. Soluzioni tecniche, documentali e formative di cui la maggior parte delle persone si è accorta solo in minima parte, magari al momento di firmare un’autorizzazione o di confermare l’utilizzo dei cookies per navigare un sito web.

Ma che prezzo danno le persone ai propri dati personali? Secondo uno studio di ‘think tank’ Technology Policy Institute, condotto in Usa, Messico, Brasile, Colombia, Argentina e Germania, la percezione del valore cambia in base al paese, al genere e all’età. Dai risultati emerge che le donne sembrano dare un prezzo maggiore ai propri dati rispetto agli uomini, allo stesso modo l’attenzione cresce con l’aumentare dell’età.

Le entrate economiche invece non sembrano influenzare il valore che si dà ai propri dati. I tedeschi attribuiscono un prezzo maggiore rispetto agli altri paesi, ad esempio sarebbero disposti a condividere le informazioni sul saldo bancario in cambio di pagamenti mensili di $ 15,43 contro i meno di 5$ degli altri paesi.