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nr.64
03 Settembre 2020

2 minuti di tempo

M come gatto

A cosa serve l’immagine del brand e la comunicazione se non ad emergere fra i tanti, coinvolgere emotivamente e/o razionalmente il cliente e infine farsi scegliere? In questo, l’esempio del restyling del logo e del packaging del marchio Milgrad è davvero eccellente.
Il logo per il marchio dell’azienda lattiero casearia è stato ripensato con colori coerenti al precedente, ma con un’interpretazione più moderna e leggera. La lettera “M” spicca dal logo e diventa pittogramma ed elemento più memorabile, con, al suo interno, il contorno del gatto.
Dal punto di vista del posizionamento di marca l’azienda si è orientata nella direzione della gentilezza e della “dolcezza”.

Per rendere questo concetto nel packaging è stato deciso di inserire una grande illustrazione che evoca una risposta emotiva da parte del cliente. L’agenzia Depot che ha eseguito il lavoro è riuscita a combinare due elementi, la M ed il gatto, molto frequenti nel settore di Milgrad e ottenere ugualmente unicità grazie alla loro combinazione, colore e significato… e poi i gattini funzionano sempre!

Google ha annunciato l’introduzione di nuove funzioni per le schede di attività relative alla ricerca di prodotti, lavori e ricette. Le schede non mostreranno i contenuti su cui gli utenti hanno già fatto clic in precedenza, non avranno quindi una funzione di ricordo, ma punteranno a facilitare lo shopping comparativo e la scoperta, presentandogli nuovi elenchi di contenuti coerenti con le proprie ricerche. Le nuove funzionalità sono progettate per rendere più facile agli utenti fare il passo successivo per procedere nella sua attività, sia essa un acquisto o la realizzazione di una ricetta.

Apple vs Pubblicità

Con il nuovo sistema operativo, Apple sembra lanciare il guanto di sfida ai grandi colossi che fondano il proprio business sull’advertising online altamente profilata. Google e Facebook ne sono un esempio, i loro sistemi per la creazione di inserzioni permettono alle aziende di definire target relativamente specifici scegliendo tra le caratteristiche demografiche, geografiche e sugli interessi. Ebbene la versione di iOS14 permetterà ai possessori di iPhone e iPad di impedire alle applicazioni di tracciare le proprie attività online. Privando le aziende di queste importanti informazioni, le inserzioni saranno meno profilate e di conseguenza meno efficaci.

Il permesso verrà deciso alla prima apertura di una nuova applicazione, un messaggio chiederà all’utente se intende concedere l’autorizzazione al tracciamento delle proprie attività a scopi pubblicitari. In caso di risposta negativa, l’app non potrà fornire dati agli inserzionisti. Il nuovo sistema rende Apple sempre più protetto e innalza il valore della privacy degli utenti.