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nr.132
13 Luglio 2023

3 minuti di tempo

Un look da CGI

Maybelline ha lanciato una campagna realizzata in CGI che è diventata subito virale

Un treno della metropolitana che, arrivando in stazione, riceve una passata di mascara sulle proprie ciglia da un pettine gigante, la stessa sorte spetta ad un autobus che corre per le vie di Londra.

Ad aver applicato lunghe ciglia ai mezzi di trasporto è Maybelline per promuovere il suo mascara Sky High.

Il video, pubblicato sui social dell’azienda, in pochi giorni ha saputo attirare l’attenzione degli utenti ottenendo oltre un milione di visualizzazioni e migliaia di commenti solo su Instagram, migliaia anche le visualizzazioni su TikTok e decine di post creati per commentare il video anche su Linkedin da parte di professionisti del marketing e non solo.

La particolarità di questo spot è che non ci sono state installazioni e nessuno ha visto dal vivo queste scene che sono state in realtà ideate e costruite con la CGI (computer generated imagery), cioè elaborazione di immagini generate al computer con applicazione negli effetti speciali di film, videogiochi e anche pubblicità.

L’artista che ha realizzato lo spot alzando l’asticella degli annunci con GCI è Ian Pagdam.

Restano delle domande da porci: questo tipo di campagne saranno mai accessibili alla maggioranza delle imprese?

L’intelligenza artificiale e le sue evoluzioni giocheranno un ruolo in tutto questo?

Si possono realizzare delle campagne dall’effetto wow senza budget stellari?

Avrete certamente sentito parlare di Threads, il social anti Twitter lanciato da Mark Zuckerberg e contro il quale Musk ha già annunciato di voler ricorrere alle vie legali con l’accusa di aver copiato il social dell’uccellino anche grazie al lavoro di suoi ex dipendenti. Il debutto è stato col botto in gran parte del mondo, favorito dal poter accedere con il proprio account Instagram, ma non in Europa, perché? Questioni di privacy, infatti a fermare il nuovo social dallo sbarco nel nostro paese sono proprio le preoccupazioni nel dover rispettare la normativa GDPR per la protezione dei dati degli europei.

Social e giovanissimi

Quante volte abbiamo sentito dire che quello o quell’altro social erano “morti” e poi invece sono rimasti con noi? Quante volte lo abbiamo sentito dire di Facebook eppure ha continuato a crescere?

Ecco, forse in futuro tutto questo diventerà realtà se si vanno a vedere i dati dell’indagine nazionale sugli stili di vita degli adolescenti, realizzata dal Laboratorio Adolescenza e dall’Istituto di ricerca Iard che ha intervistato 5.670 studenti tra i 13 e i 19 anni.

Vediamo nel dettaglio i risultati della ricerca: YouTube è utilizzato dall’88,7% dei ragazzi, Instagram dall’83,9% mentre Facebook è usato solo dal 17,5% degli intervistati. Tik Tok registra una forte crescita passando dal 28,7% del 2020 all’odierno 73,3%.

Crescono anche Pinterest (in particolare tra le ragazze), Twitter, Snapchat, Telegram.

Dalla stessa analisi risulta che internet e i social network sono la principale fonte di informazione in questa fascia di età.

Tra i canali più utilizzati c’è Google, adottato dal 73% degli under-14; seguono Instagram (58,8%), Tik Tok (55,3%), YouTube (49,1%), la TV (46,1%), i giornali online (20,7%).

Se quindi Facebook non riuscirà ad attrarre le nuove generazioni negli anni andrà davvero incontro al declino.

Possiamo però aggiungere una riflessione: attualmente il suo bacino di utenti è vasto e potrà ancora contare sulla loro presenza, almeno fino a quando non saranno troppo vecchi o annoiati per continuare ad usare il social.