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nr.149
17 Aprile 2024

3 minuti di tempo

BARILLA: Non solo pasta!

In occasione del Global Recycling Day, LePub e Barilla si uniscono per lanciare un'iniziativa dedicata al riuso dei materiali, in collaborazione con l'esperta di riordino Marie Kondo.

Marie non ha bisogno di presentazioni, ma per chi non conoscesse LePub facciamo una piccola presentazione: Agenzia nata nel 2020 da una partnership tra Publicis Groupe e Heineken per la comunicazione del marchio, aggiunge nuove sedi a quelle di Milano e Amsterdam.
I nuovi uffici si trovano a San Paolo, Città del Messico, Città del Capo, Singapore e Shanghai (quindi niente male potremmo dire).
Le Pub, sotto la guida di Bruno Bertelli, ha ottenuto negli ultimi 18 mesi importanti successi con Heineken, Netflix, Barilla, Powerade e Diesel.
Tornando ora a noi, le scatole della pasta Barilla per il Global Recycling Day diventano così pacchi ecologici per spedire vestiti nel mercato del second hand.

Questa iniziativa mira a sensibilizzare sull’importanza del risparmio delle risorse naturali del pianeta. Le celebri Blue Box della pasta Barilla, realizzate con cartoncino in fibra vergine proveniente da foreste certificate FSC, diventano ora “Secondhand Box”, grazie alla partnership con Marie Kondo.
Ogni confezione di pasta può essere utilizzata come imballaggio ecologico per spedire abiti usati, contribuendo così a ridurre i rifiuti. La campagna include video tutorial con Kondo e coinvolgerà talenti e influencer sui social per promuovere le pratiche di spedizione sostenibili. Bruno Bertelli, Global CEO di LePub e CCP di Publicis Worldwide, sottolinea l’importanza di ridurre i rifiuti come gesto creativo.
La campagna mette in luce l’impatto ambientale del trasporto merci nel settore dell’abbigliamento, evidenziando la necessità di pratiche più sostenibili.

Da solo il comparto trasporto merci è responsabile di più del 20% delle emissioni globali di anidride carbonica. Le previsioni per il futuro non sono rosee: entro il 2023 si prevede una produzione totale di 6 milioni di tonnellate di anidride carbonica. L’aspetto positivo, se vogliamo, è che i consumatori stanno aumentando la loro consapevolezza e cercano, dove possibile, di adottare pratiche più sostenibili.
Marie Kondo sottolinea il potere trasformativo del riordino e si esprime entusiasta per l’estensione di questa pratica al confezionamento e alla spedizione degli articoli.
Barilla, da parte sua, conferma il proprio impegno per la sostenibilità, con Ilaria Lodigiani ( Capo del reparto Marketing di Barilla) che afferma che l’iniziativa “Secondhand Box” rientra in una strategia più ampia volta alla riduzione dei rifiuti da imballaggio e alla promozione di pratiche eco-compatibili.

 

Elon sei impazzito?

Tesla taglia del 10% la propria forza lavoro a livello globale.
In una email ai dipendenti riportata dall’agenzia Bloomberg, Elon Musk spiega che l’iniziativa è dovuta in alcuni casi alla duplicazione dei ruoli ma soprattutto alla necessità di ridurre i costi.

“Mentre ci prepariamo alla prossima fase della nostra crescita, è estremamente importante guardare a ogni aspetto della società per ridurre i costi e aumentare la produttività”, mette in evidenza Musk.

MCDONALDS

Un brand può essere riconosciuto anche dall’odore? Nel caso di McDonald’s, la risposta è decisamente sì.
L’agenzia pubblicitaria TBWA\Neboko di Amsterdam ha collaborato con Raúl&Rigel, specializzata in cartelloni pubblicitari insoliti, per un esperimento riuscito e divertente.
La nuova campagna di McDonald’s si concentra sull’odore. Cartelloni pubblicitari apparentemente monocolore, gialli o rossi come i colori iconici del marchio, hanno rivelato di poter far percepire l’odore delle patatine fritte.
Questa non è stata pura magia, ma uno scomparto nascosto contenente le patatine, il cui profumo si diffondeva grazie a un sistema di riscaldamento e ventilazione.
L’odore si dirigeva verso chiunque si trovasse entro cinque metri dal display.

L’esperimento ha confermato che McDonald’s è uno dei marchi più iconici, riconoscibile non solo per il jingle, gli archi dorati, ma anche per il suo odore distintivo. Le patatine fritte e il loro profumo sono sufficienti.
Il filmato della campagna mostra che quando ai passanti veniva chiesto di che odore si trattasse, rispondevano “McDonald’s” anziché semplicemente “patatine”. Lo spot, infatti, si intitola “Smells Like McDonald’s”. Inoltre, guardando il filmato, chiunque capisce di che odore si tratti, anche senza essere di fronte al cartellone.
Stijn Mentrop-Huliselan, Capo Marketing Officer di McDonald’s dei Paesi Bassi, ha spiegato che l’olfatto ha il potere di innescare ricordi emotivi più efficacemente rispetto alle immagini. I cartelloni sono stati posizionati a meno di 200 metri da un ristorante McDonald’s fisico, in modo che qualsiasi desiderio ispirato dall’esposizione potesse essere facilmente soddisfatto.